RAMO CONSUMO E LOGISTICA

Perchè questo ramo?

Questo ramo nasce per unire le persone che lavorano nel sistema della logistica e dei trasporti con gli abitanti dei territori suburbani che vengono minacciati dall’invasione delle infrastrutture logistiche. Sempre di più vediamo un’esasperazione delle logiche del consumo, che spingono le persone ad assefuarsi alla necessità di comprare cose inutili. Questo provoca la crescita incontrollata del settore della logistica, che si basa su ritmi frenetici e disumani e sfruttamento di chi lavora in questo settore, che si avvale di marginalizzazione, precarietà e divisione su base etnica per riprodurre il proprio meccanismo di iperproduttività e oppressione. Con questo ramo vogliamo combattere per un lavoro dignitoso e costruire un alternativa alla colonizzazione delle grandi aziende di distribuzione nei nostri territori, lavorando in sinergia con ə consumatori.

A chi si rivolge?

Per combattere questo sistema il ramo si propone di unire le persone che lavorano come driver, corrierə, facchinə, rider, abitanti dei paesi in via di urbanizzazione, consumatorə

Cosa vogliamo?

Per scardinare questo sistema dobbiamo sindacalizzare la forza lavoro dei trasporti, magazzini, GDO e Gig Economy per lottare contro la precarietà del turn over, scadenze dei contratti, la marginalizzazione. Dobbiamo rompere la divisione su base etnica del reclutamento e il caporalato e ricomporre utenti e lavoratorə per conquistare salario, assunzioni stabili, riconoscimento malattie professionali e abbassamento dei carichi di lavoro. Dobbiamo unirci e difenderci dallo scaricamento dei costi di produzione sulla forza lavoro, la sorveglianza digitale e il caporalato per riconquistare il nostro tempo di vita. Vogliamo determinare destini differenti per il territorio, legati ai reali bisogni sociali contro la logica della “colonizzazione” delle grandi industrie distributive, commerciali e logistiche come sola alternativa alla miseria e all’isolamento, lottando contro la loro nocività sociale ed ambientale.

Come lo facciamo?

Per farlo abbiamo bisogno di costruire uno sportello sindacale per assemblee di filiera e comitati per l’aumento del costo del lavoro e dei diritti deə lavoratorə. Vogliamo fare rete, unendoci in comitati di consumatorə e territoriali contro inquinamento e nocività. Vogliamo anche costruire una realtà fatta di reti di solidarietà alimentare, orti sociali e riuso e creare luoghi di aggregazione e organizzazione stabili. Solo unendoci e lottando insieme possiamo sabotare la macchina del sistema consumistico!